117 // Tra l’albero di rose e i pini incendiati. Uno stralcio

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Felice di essere tra i vincitori del primo Premio Letterario “L’albero di rose” per la sezione Racconto breve inedito, organizzato da La Presenza di Èrato e dedicato ai culti arborei del Maggio di Accettura. Grazie di cuore e complimenti a tutti!

Riporto uno stralcio del racconto, dal titolo “Una dedica”.

“[…]  E si potevano scostare gli sterpi, il finocchione e i giunchi secchi con le mani, i cardi e le gramigne con i piedi. E poi, oltre le spine e la penombra, si svelava il pino, il pino greco del casolare. Il pino ospitale, il pino sacro e regale alla pari del basilico, il pino racchiuso dal cortile del baglio, il pino che non era ancora divenuto palma, ma rimaneva palmo di una mano antica, della carezza della nostalgia. E non era per via di una mancata metamorfosi, ma per una scelta di morbidezza dello spirito, che quell’ombrello smeraldino era stato desiderato e piantato; e si fondeva forse per questo con le tegole del baglio, si levigava nella luce dell’ora assorta, prima del tramonto, al pari della pietra calcarea dei muri, che intiepidiva lentamente. O forse, invece, per qualche similitudine con un gorgoglio di verdi acque di fonte che, non ancora tramutate in ninfe, si levassero dal sonno della terra fertile e nera.”

L’intero racconto è pubblicato qui: https://lapresenzadierato.com/2016/08/11/premio-letterario-lalbero-di-rose-prima-edizione-vincitori-e-segnalati-sezione-racconto-breve-inedito-terzo-classificato-giovanni-asmundo-una-dedica/

Giovanni Asmundo

Questo il sito del Maggio di Accettura: www.ilmaggiodiaccettura.it