210 // Poesia per “aprire” il porto
Portofranco a Venezia. Presso la bocca di porto, leggendo parole aperte. Una risposta di poesia e nonviolenza a ogni chiusura, sposando il mare nel segno del dialogo, contrapposto al “vero e perpetuo dominio”. La data scelta era doppiamente simbolica, combaciando sia con lo Sposalizio del mare che con la Festa della Repubblica Italiana.
Parole libere, spaziando senza alcun confine o censura, dalla laguna alla Calabria, dall’Africa alla Puglia, da Roma all’India, si incrociavano qui, limpide, all’inizio e alla fine del Mediterraneo.
Le vostre voci si sono intrecciate con le nostre, le pagine delle vostre poesie con noi sulla battigia, tra la gente, tra i sorrisi, sventolando nella luce tiepida e radente, nel vento, liminali, cullate dallo sciabordio delle onde e dai gabbiani.
Grazie di cuore a tutte le persone che hanno partecipato, c’era tanta vicinanza, molta serena libertà.
L’ha ribloggato su Paolo Ottaviani's Weblog.
"Mi piace""Mi piace"
Grazie alla tua voce e ancor più grazie al tuo cuore, Gianluca.
"Mi piace""Mi piace"
L’ha ribloggato su Il sasso nello stagno di AnGree ha commentato:
Grazie alla voce e al cuore di Gianluca, ci sono stati anche i miei versi ❤
"Mi piace""Mi piace"
Grazie a te! Il ringraziamento va a tutti voi per avere partecipato sentitamente.
"Mi piace"Piace a 1 persona