361 // Peripli sostiene gli spazi democratici e i porti aperti
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Nella città del Nordest, 22 ottobre 2022
In questa data simbolica, centenario di una delle pagine più nere della nostra storia, torniamo ad affermare che questo spazio rimane e rimarrà sempre un luogo di democrazia, nonviolenza e resistenza a ogni restrizione delle libertà e ai fascismi dolci o meno, in ogni loro declinazione, dal populismo al consumismo e all’indifferenza.
Peripli si oppone a qualsivoglia chiusura formale o informale dei porti ritenendo inaccettabile che le propagande abbiano ricadute sulla pelle delle persone e delle collettività, contrastando le narrazioni falsate rispetto a un’evidente realtà di apertura e considerando inconcepibile una visione appropriativa degli spazi e delle risorse locali e del pianeta, oltre che dannosa e anacronistica.
Mentre le siccità risalgono le latitudini e le persone sono costrette a migrare, mentre immense risorse vengono sprecate e i confini inaspriti, mentre le guerre geopolitiche imperversano, occorrono risposte immediate e cooperative, strategie complesse e pianificazione a lungo termine, da accompagnare a una progettazione e costruzione quotidiana e plurale di uno spazio democratico che ascolti la realtà e i processi in corso, assecondandoli e volgendoli in punti di forza per la collettività.
Peripli manifesta la propria solidarietà a chi lavora per spazi democratici e frontiere più umane, a chi resiste alle limitazioni di libertà e ai costruttori di pace. A chi si trova nel mare di Lampedusa o in tutti gli altri luoghi di confine soggetti a chiusure.
Questo spazio e la radio omonima rimangono un porto aperto alle vostre voci.
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(Articolo a cura di G. Asmundo)
M’associo senza se e senza ma che il porto è salvo, altrimenti non è porto.
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Grazie davvero del sostegno…
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